Disagio giovanile, il Comune di Avezzano rinnova la convenzione con l’associazione Veronica Gaia Di Orio

È stato firmato martedì 16 maggio nella sala consiliare del Comune di Avezzano il rinnovo del Protocollo d’intesa tra l’associazione Veronica Gaia Di Orio, la Asl e il Comune che prevede significativi interventi per la lotta alla depressione giovanile. “Un fenomeno in netto aumento e con un’età media che si sta sempre più abbassando – ha detto il Prof. Ferdinando di Orio – per questo è meritorio l’impegno dell’amministrazione comunale che si è mossa tra le prime in Italia, nel solco di una realtà amica dei giovani. Quando è partita questa iniziativa non c’erano interventi analoghi; se ne deve, invece, parlare ed il problema va affrontato mentre, come nazione, siamo all’ultimo posto in Europa per investimenti sulla tematica della malattia mantale. Ormai l’incidenza di questo tipo di malattie ha superato quelle di carattere cardiovascolare e, non riconoscerlo significa indebolisce complessivamente il sistema”.

All’incontro hanno partecipato il vicesindaco di Avezzano Domenico Di Berardino, affiancato dalle colleghe Patrizia Gallese e Maria Teresa Colizza, il rappresentante della ASL 1 Donato Tacconella e il dott. Giovanni Conti della Neurospichiatria infantile, la dirigente del settore sociale del comune Maria Laura Ottavi, gli studenti e i docenti del Liceo Benedetto Croce e il dirigente scolastico del Serpieri Francesco Di Girolamo.

Importanti i dati epidemiliogici illustrati che riportano l’evoluzione del disagio giovanile nel capoluogo della marsica: se a maggio 2019 erano 418 i ragazzi a cui l’associazione, in termini di volontariato, forniva aiuto, ora il numero è salito fino a 609. Per tutti loro l’associazione ha operato con il centro di ascoltio di Via Treves, con corsi di formazione per i docenti mentre la Asl ha messo a disposizione lo sportello Assistenziale psicologico e sanitario e il comune lo sportello per l’indiduazione dei bisogni. Quanto alla percentuale di genere occorre rilevare la prevalenza delle ragazze (62%).

Un lavoro che continua anche in considerazione del fatto che per l’OMS Organizzazione mondiale della sanità il fenomeno è destinato ad essere ancor più significativo nei prossimi anni mentre, ad Avezzano, lo studio del Prof Di Orio inquadra i casi più gravi del disturbo depressivio in una percentuale del 4, 7 %.