Giornate di raccolta del farmaco: all’Aquila successo dell’iniziativa

Durante le Giornate di Raccolta del Farmaco (8 – 14 febbraio), i cittadini abruzzesi hanno donato 9216 confezioni di farmaci per un controvalore di € 67.778; prima delle province abruzzesi, L’Aquila, con una donazione di 3.267 medicinali e un controvalore di 24.191 euro.

Questi farmaci aiuteranno le persone povere di cui si prendono cura le realtà assistenziali del territorio convenzionate con la Fondazione Banco Farmaceutico onlus.

“Sulla città dell’Aquila hanno aderito alla settimana di raccolta del farmaco 7 farmacie e sono state coinvolte decine di volontari e farmacisti che hanno raccolto complessivamente 2.274 confezioni di medicinali da banco per un corrispettivo di € 16.712 a cui devono aggiungersi le donazioni dirette delle farmacie aderenti” spiega Marco Gentile, delegato provinciale del Banco Farmaceutico Onlus, che aggiunge: “Le realtà che offrono cure e medicine alle persone indigenti, avranno sempre più bisogno del nostro aiuto. Come emerge dai numeri diffusi lo scorso dicembre dall’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria, nel 2021 in Italia sono state 597.560 le persone in difficoltà nell’acquisto di medicinali, con un aumento di 163.387 casi rispetto al 2020. Grazie alla settimana di raccolta del farmaco, il Banco Farmaceutico può continuare a fornir loro parte dei farmaci necessari”.

“L’Aquila stupisce sempre per la sua generosità, i nostri concittadini hanno risposto con un vero e proprio moto di umanità alla raccolta del farmaco da banco nelle nostre farmacie” ha dichiarato Alessandra Santangelo, amministratore unico dell’Afm spa. “Ringraziamo gli aquilani che hanno regalato un farmaco (molti dei quali sono andati apposta per questo scopo) e che hanno determinato il successo dell’iniziativa, i volontari, che hanno prestato gratuitamente il proprio tempo e i farmacisti, che hanno ospitato l’iniziativa. È di conforto sapere che si può contare sull’aiuto concreto in favore delle persone più fragili e indigenti”.

Anche quest’anno le istituzioni assistenziali cittadine (CRI, Fraterna Tau, Caritas S. Giovanni Battista, Caritas Coppito e Istituto Buon Samaritano) riceveranno i medicinali necessari a rispondere ai bisogni delle persone che rinunciano a curarsi per ragioni economiche.