Il Salotto Culturale “Prospettiva Persona” propone l’incontro “Le Pietà di Michelangelo” a cura di Silverto Cutoli, che si svolgerà nella Sala “Annunziata” in Via Nicola Palma 31 a Teramo, mercoledì 4 giugno alle 18:15.
Prevista anche la possibilità di partecipare online – chiedere il link a segreteriasalottoculturale@gmail.com
Per approfondire il tema:
1. Pietà Vaticana (1498-1499). La più famosa, conservata a San Pietro in Vaticano. Rappresenta Maria che tiene Gesù morto. Opera giovanile, perfetta e armoniosa, unica firmata da Michelangelo.
2. Pietà di Palestrina (attribuita, discussa). Una Pietà meno sicura nella paternità, oggi conservata alla Galleria dell’Accademia a Firenze. Non tutti gli studiosi concordano sul fatto che sia opera di Michelangelo.
3. Pietà Bandini (o Pietà di Firenze) (1547-1555). Un’opera intensa e drammatica, con più figure (Maria, Gesù, Nicodemo — con i tratti di Michelangelo stesso — e Maddalena). Doveva essere destinata alla tomba dell’artista. Michelangelo, insoddisfatto, la danneggiò. Ora è restaurata e conservata al Museo dell’Opera del Duomo a Firenze.
4. Pietà Rondanini (1552-1564). L’ultima, incompiuta, al Castello Sforzesco di Milano. Stilizzata, scheletrica, carica di spiritualità e misticismo. Segna il passaggio dall’arte rinascimentale verso una forma quasi moderna.
Silvestre Cutuli è nato a Laureana di Borrello (RC) nel 1948. L’artista ha conseguito il diploma in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove ha poi insegnato al Liceo Artistico. Ha iniziato la sua carriera nel 1972 vincendo il 1° Premio dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma.
Nel corso degli anni ha partecipato a numerose mostre e rassegne nazionali e internazionali, esponendo in Giappone (Tsukuba Expo ’85, Tokyo), Svizzera, Iraq, Francia, Stati Uniti (New York) e partecipando ai Canon Digital Creators Contest (2002, 2003).
Attualmente è impegnato in una ricerca sperimentale sull’arte digitale. Le sue opere fanno parte di importanti musei pubblici e collezioni private in Italia e all’estero.