Si terrà a Pescara, il 15 Novembre 2022 dalle ore 15.00 alle ore 18.00, presso l’Aula Magna Alessandrini del Tribunale di Pescara il Convegno “La mediazione penale ed altre pratiche di giustizia riparativa nell’ambito del processo penale per adulti”, promosso ed organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali della regione Abruzzo, Studio IRIS società cooperativa sociale e Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Pescara-Ministero della Giustizia.
L’evento è stato accreditato, ai fini della formazione professionale continua per avvocati ed assistenti sociali dai competenti Ordini professionali, con riconoscimento di n. 2 crediti per avvocati e n. 3 crediti per assistenti sociali.
In occasione del convegno, finalizzato ad illustrare i principi e le pratiche della Giustizia Riparativa nell’ambito del processo penale per adulti, verrà presentata, attraverso le voci degli esperti Mediatori Penali di Studio IRIS (Dott.ssa Silvestri, Avv. Gentile, Dott.ssa Trombara) e dei rappresentanti della Servizi della Giustizia che l’hanno concretamente resa possibile, l’innovativa sperimentazione nata a Pescara su impulso dell’ U.E.P.E. già nel 2019; tale esperienza, tuttora in corso di realizzazione a cura di Studio IRIS, quale ente affidatario di specifiche progettualità del Ministero della Giustizia, ha consentito di poter costruire ed erogare il Servizio di Mediazione Penale e Giustizia Riparativa per gli adulti (indagati, imputati, condannati) in carico all’ U.E.P.E. di Pescara e le vittime (parti e persone offese) dei reati.
Ad esso si affianca, inoltre, uno specifico Spazio di Ascolto per le Vittime di reati messo a disposizione da Studio IRIS, tale da garantire loro accoglienza e competente sostegno emotivo, ma anche adeguate informazioni sui propri diritti e sui programmi di giustizia riparativa (in applicazione della Direttiva 2021/29/UE) così da offrire risposte concrete ai bisogni delle vittime e da promuovere una rete di sostegno alle vittime di approccio generalista.
Per i Saluti Istituzionali interverranno: Presidente dell’Ordine Regionale degli Assistenti Sociali dell’Abruzzo, Presidente del Tribunale di Pescara, Presidente dell’ Ordine degli Avvocati di Pescara, Garante regionale dei diritti delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà e il Sindaco della città di Pescara. Oltre al Direttore dell’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Pescara, la Dott.ssa Elena Paradiso, tra gli illustri relatori, la Sala Alessandrini del Tribunale di Pescara ospiterà la Dott.ssa Isabella Mastropasqua (Direttore Ufficio Il, Personale, Risorse e Attuazione Provvedimenti – Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità), il Prof. Marco Monzani (Direttore del Centro Universitario di Studi e Ricerche in Scienze Criminologiche e Vittimologia, Università IUSVE di Venezia) e l’Avv. Di Muzio (Penalista foro di Roma, Professore a.c. in materia di Giustizia Riparativa IUSVE Verona).
L’occasione sarà preziosa per una riflessione sulla Giustizia Riparativa anche alla luce della Riforma Cartabia, che mira, tra le altre cose, a sistematizzare i cosiddetti strumenti di “giustizia parallela”.
L’esperienza realizzata da Studio IRIS in Abruzzo, con e per l’Ufficio Distrettuale di Esecuzione Penale Esterna di Pescara, ha consentito ad autori di reato e vittime (persone e parti offese) di usufruire gratuitamente del Servizio di Mediazione Penale e Giustizia Riparativa, cioè di uno spazio che offre un modello di intervento sui conflitti (originati da un reato o che si sono espressi attraverso un reato) caratterizzato dal ricorso a tempi e strumenti che consentono alle parti coinvolte di incontrarsi per gestire “insieme”, responsabilmente, gli effetti generati dall’azione criminosa.
“… la giustizia riparativa- sottolinea la Dott.ssa Francesca Genzano, Responsabile del Centro di Mediazione Penale e Giustizia Riparativa di Studio IRIS,- è il futuro della nostra società perché riesce contemporaneamente a dare voce alle vittime (restituendo dignità al loro dolore), a responsabilizzare l’autore di reato (offrendogli l’opportunità di riparare al danno causato), ed a promuovere forme e pratiche virtuose di riparazione dell’offesa (a persone e comunità) nella sua dimensione globale. È un delicato ed impegnativo percorso di costruzione della pace che offre, con la mediazione penale, lo strumento privilegiato dalla forte connotazione ri-educativa e sociale, capace di trasformare il conflitto autore/vittima, promuovendo benefici non solo per le singole persone coinvolte nel conflitto, ma per l’intera comunità che, oggi più del che mai, deve essere capace di essere eticamente responsabile”.
Una scommessa importante ed un impegno significativi, il cui intento è di dare risposte concrete al bisogno di una giustizia che oltre a reprimere l’azione deviante sappia anche accogliere le istanze delle vittime e della comunità tutta.